RADICALMENTE: Un blog interessante 07/03/08
Stanotte, nottata insonne perchè ieri ho dormito tutto il pomeriggio. Il mal di schiena che avevo è fortunatamente passato e credevo che mia avrebbe accompagnato molto più a lungo.
Sono stato fuori a fumare una sigaretta ed a riflettere nel silenzio della notte quasi alle 4 del mattino. Avevo letto punto informatico ed ho scoperto un blog interessante, quello di Giuseppe Cubasia, informatico che si è trasferito all'estero e con cui mi sono trovato a condividere molte delle opinioni.
Lui è un lavoratore ICT che che lavora in uno stato che non è l'Italietta e che riesce a vedere le dinamiche del nostro ambiente operativo, visto che anche io sono informatico, che molti di noi conoscono o che scoprono di trovarcisi in mezzo dopo avere letto il suo blog.
Meritrocrazia e stile italiano sono le chiavi con cui leggere le sue parole. Qui da noi non funziona niente ed è tutto guidato da regole strane dove devi essere l'amico dell'amico per farti un posto. "Posto" che se sei "italiano" nel sangue e quindi una persona furba, vuol dire non fare niente, oppure se sei un tipo intraprendente, capire le regolette che governano la scalata al successo in Italia ed inizi a leccare il culo, ad essere il portaborse, a valorizzare il tuo superiore, a non metterlo mai in ombra, a non esprimere opinioni che non ti vengono richieste, a non portare innovazioni perchè probabilmente non le accetteranno o perchè gli altri nullafacenti che ti stanno attorno saranno bravi a non farle funzinare mettendoti in cattiva luce.
Come dovrebbe fare l'innovazione, il merito, la bravura a crescere in questo contesto ? E' un terreno brullo, un deserto solo dove certe specie di serpenti e scorpioni riescono a resistere, sopravvivere e dilagare. Pungenti e velenosi, insidie per chiunque sia cosi' sprovveduto da essere idealista vi circola in mezzo destinato a morte certa.
Qui da noi si vive di miti e non di pragmatismo e risultati. Le cose buone sono sempre portate dal santo che osanni o che ti hanno insegnato ad osannare. Che importa se alla fine non funzionerà, se non è adatto alla tua azienda, se chi te le ha portate, anche chiamandosi consulente, è in realtà un rappresentante perchè pagato dalla società che deve venderti un prodotto ? Ed invece di capire perchè realmente quella soluzione non faceva per te, ecco il tuo staff a gettarsi colpe a vicenda ed a boicottare il tutto perchè quello che importa è stare seduti a girare scartoffie fottendose altamente della qualità del proprio lavoro e di quello degli altri e della propria azienda.
Aziende... aziende che sopravvivono perchè sponsorizzate dal politico di turno e perchè altre aziende non possono nascere a causa della burocrazia, della mancanza di finanziamento alle idee, delle banche che prestano soldi per guadagnarci su chi ce li ha e non sul progetto perchè qui non si rischia sull'idea, non si rischia e basta.
Come informatico vomito letteralmente sul mio ambiente che schiaccia i talenti e li sottopaga costringendoli a maledire quello che sono oppure a fuggire via disperati o ad essere assorbiti nelle regole della stupidità comune.
Giuseppe Chillemi
Sono stato fuori a fumare una sigaretta ed a riflettere nel silenzio della notte quasi alle 4 del mattino. Avevo letto punto informatico ed ho scoperto un blog interessante, quello di Giuseppe Cubasia, informatico che si è trasferito all'estero e con cui mi sono trovato a condividere molte delle opinioni.
Lui è un lavoratore ICT che che lavora in uno stato che non è l'Italietta e che riesce a vedere le dinamiche del nostro ambiente operativo, visto che anche io sono informatico, che molti di noi conoscono o che scoprono di trovarcisi in mezzo dopo avere letto il suo blog.
Meritrocrazia e stile italiano sono le chiavi con cui leggere le sue parole. Qui da noi non funziona niente ed è tutto guidato da regole strane dove devi essere l'amico dell'amico per farti un posto. "Posto" che se sei "italiano" nel sangue e quindi una persona furba, vuol dire non fare niente, oppure se sei un tipo intraprendente, capire le regolette che governano la scalata al successo in Italia ed inizi a leccare il culo, ad essere il portaborse, a valorizzare il tuo superiore, a non metterlo mai in ombra, a non esprimere opinioni che non ti vengono richieste, a non portare innovazioni perchè probabilmente non le accetteranno o perchè gli altri nullafacenti che ti stanno attorno saranno bravi a non farle funzinare mettendoti in cattiva luce.
Come dovrebbe fare l'innovazione, il merito, la bravura a crescere in questo contesto ? E' un terreno brullo, un deserto solo dove certe specie di serpenti e scorpioni riescono a resistere, sopravvivere e dilagare. Pungenti e velenosi, insidie per chiunque sia cosi' sprovveduto da essere idealista vi circola in mezzo destinato a morte certa.
Qui da noi si vive di miti e non di pragmatismo e risultati. Le cose buone sono sempre portate dal santo che osanni o che ti hanno insegnato ad osannare. Che importa se alla fine non funzionerà, se non è adatto alla tua azienda, se chi te le ha portate, anche chiamandosi consulente, è in realtà un rappresentante perchè pagato dalla società che deve venderti un prodotto ? Ed invece di capire perchè realmente quella soluzione non faceva per te, ecco il tuo staff a gettarsi colpe a vicenda ed a boicottare il tutto perchè quello che importa è stare seduti a girare scartoffie fottendose altamente della qualità del proprio lavoro e di quello degli altri e della propria azienda.
Aziende... aziende che sopravvivono perchè sponsorizzate dal politico di turno e perchè altre aziende non possono nascere a causa della burocrazia, della mancanza di finanziamento alle idee, delle banche che prestano soldi per guadagnarci su chi ce li ha e non sul progetto perchè qui non si rischia sull'idea, non si rischia e basta.
Come informatico vomito letteralmente sul mio ambiente che schiaccia i talenti e li sottopaga costringendoli a maledire quello che sono oppure a fuggire via disperati o ad essere assorbiti nelle regole della stupidità comune.
Giuseppe Chillemi
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