RADICALMENTE: Il futuro 19/03/08

Alle volte penso a come sia primitivo questo mondo che noi reputiamo avanzato. Iniziamo solo ora a trovare nuove forme di comunicazione, a dare nomi a malattie che ci uccidino, a sconfiggere alcuni dei mali che ci hanno afflitto per millenni. Poi c'e' la mente, quel filo di capello sempre pronto a rompersi; quella macchina stupenda di cui poco conosciamo e che quando si rompe porta dispiaceri, morti, conflitti, guerre o ai "semplici" raptus di follia di cui ogni tanto si sente nei telegiornali. C'e' la natura e le risorse che barbaramente stiamo depredando senza restituire, tutti vittima dell'abbaglio del potere e del benessere che oggi, sicuramente più di un tempo, potrebbe essere per tutti e non per i porci ricchi che siedono dalla parte più fortunata del mondo.
In visione di tutto questo ritorno al pensiero iniziale: viviamo in un mondo primitivo che reputiamo avanzato e chissà se riusciremo a crescere ed evolverci come uomini più giusti e non come bestie che si scannano l'un l'altra.

Giuseppe Chillemi

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