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Visualizzazione dei post da dicembre, 2009

Incompetenza e malattie

Stasera ho incontrato un'amica sconvolta e disperata. Otto anni fa si era sottoposta ad una risonanza magnetica al cervello per dei disturbi che accusava. Lei ovviamente non sa leggere un esame del genere ma questo lo hanno fatto molti neurologi e medici del luogo dando le tesi più disparate. Oggi i disturbi si sono ripresentati e stavolta è andata a Milano dove l'anno sottoposta al medesimo esame e quella macchia di otto anni fa è diventata molto più grande e tante altre si sono affiancate... diagnosi: sclerosi multipla . Una malattia terribile che ti porta su di una sedia a rotelle, un verdetto nefasto.  I medici milanesi sono rimasti di stucco quando ha presentato la vecchia risonanza: era chiarissimo già da allora la natura del male e se gli incompetenti che ci sono qui l'avessero diagnosticata correttamente oggi la mia amica l'avrebe combattuta già da 8 anni  impedendogli di proseguire. Ora ha davanti un percorso molto più difficile, irto di difficoltà e paure, p

I miei cani.

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Ne ho avuto tanti di cani nella mia vita. Ho iniziato con "Chiara", dolce incrocio fra pastore tedesco e pastore belga; poi è stata la volta di Argo e Zara che hanno generato 30 cuccioli nella loro vita e che ho allevato con amore; infine Billy e Lola. Ogni cane ha il proprio carattere. Chiara mi è stata tolta troppo presto (l'hanno rubata) per potervelo definire. Argo era soprannominato il "figlio di satana". Cane dolcissimo con noi; si arrabbiava quando provavi a torglieli l'osso; solitario; dominatore e feroce con gli estranei; sottomesso alla consorte; era matto per la palla e letteralmente gridava se gliela mostravi; era molto intelligente e gli ho insegnato anche a saltare muretti e recinzioni a comando. Stazza 50KG, spaccava anche il più spesso guinzaglio in cuoio per la potenza della sua trazione. E' morto a 9 anni per problemi al retto. Zara, sorella e consorte di Argo, era il cane più corrispondente alla descrizione di cane fedele mai a

Chi non c'e' più...

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Ora ho 35 anni e sono solo e senza nessun Nonno. Quando ero piccolo ben 4 di loro mi accompagnavano nella vita ed uno di questi è nonno Giuseppe, o nonno Peppe, da cui traggo il nome. In questa foto eravamo assieme, sicuramente all'esterno di qualche locale, e lo potete vedere sorridente. Lui era sempre sorridente e sicuramente orgoglioso della vita che ha fatto: tutta dedita al lavoro, la terra e la famiglia. Quando sono nato io lui era giù in pensione e con papa' e gli zii ha costruito la casa di campagna in cui viviamo ora d'estate; e da solo con mio padre la cisterna dell'acqua potabile, la cantina, la casa degli attrezzi ed una seconda cisterna per abbeverare le piante che amava tanto. Non aveva la patente ed ogni giorno prendeva l'autobus per andare nell'appezzamento di terra di famiglia. Tutto intorno a lui sorrideva ed era rigoglioso. Ricordo casse e casse di pomodori, melenzane, zucchine, fagiolino; e poi le marmellate il sugo dei primi anni fatti