Ricordi dal passato

Verso i miei 15 anni, dopo 3 anni dal mio trasferimento in un'altra casa, per una serie di casi fortuiti contattai una mia amica di infanzia con cui ho condiviso molti momenti. Si chiamava Elsa Pollaci ed abitava al primo piano in via Puglia mentre io abitavo al quarto.

Ricordo i momenti trascorsi ad allattare i cuccioli di una gatta morta per del veleno, era l'epoca di "punto e virgola", mici della trasmissione della Carrà e cosi' chiamammo i gattini sopravvissuti.
Elsa Pollaci era una bravissima ragazza, figlia di due docenti, per metà francese, per metà italiana. Il suo viso era radioso ed i suoi occhi fra l'azzurro ed il verde ed era bionda. Parlava bene, ovviamente il francese, era educata e raffinata.

Ci siamo frequentati sporadicamente sino ai suoi 18 anni, lei si è trasferita a Messina a studiare veterinaria ed io a Pisa a studiare ingegneria. Lei ha concluso felicemente il suo corso di studi con un bel 110 e lode, certamente tutto meritato.

Ho parlato oggi di Elsa con una ragazza che guarda caso la conosceva. Come è piccolo il mondo !
Mi piacerebbe sapere che fine ha fatto, ormai dopo due lustri abbondanti dall'ultima volta in cui l'ho vista.

E' incredibile come certi ricordi rimangano vividi nella propria mente a distanza di anni. Vedo ancora davanti a me la sua stanza: il carillon con la bambola che ruotava e suonava "Per Elisa", l'acquario, la disposizione di tutta la sua casa; gli uccelli nella gabbia sul balcone; la torta di farina di castagne di sua madre; la passione del padre per la musica classica ed il suo studio costellato di libri.

Sono certo che non la rivedro' mai più in questa vita ma Elsa vivrà per sempre nei miei ricordi, lei che mi è stata vicino, certamente con fatica, in un momento difficile dell'esistenza.

Giuseppe Chillemi

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