Expobit Sicilia: quadro di una crisi globale.

Sbandierata come l'evento dell'anno oggi sono stato allla manifestazione che ha preso il posto dello SMAU Sicilia.

Credevo che un'oretta bastasse a visitare tutti gli stand. Mi sbagliavo. In 10 minuti sarei potuto essere già fuori.
E' stato un fiasco senza precedenti e le notizie che vengono da ogni parte sono negative.

Ho incontrato un amico che ha chiuso l'azienda per passività ed un altro ragazzo, che portava un curriculum in uno stand, iperpreparato, ingegnere con laurea in america, che ha avuto il medesimo problema. Cosi', in una sera di novembre, ci siamo ritrovati, anime perse in un mercato che non esiste, nell'unico stand che trattava veramente informatica,  a raccontarci dei nostri problemi ed essere solidali. Tutto intorno stand della pubblica amministrazione a supportare questa fiera che senza loro non avrebbe motivo di esserci.


Io non so con che coraggio dicano: "la crisi finirà nel 2010 !". La crisi c'e' ed è cosi' solida che si taglia con il coltello. Qui non c'e' nulla, non ci sono occasioni, non ci sono idee, non ci sono soldi. Come uscirne resta un mistero. Talenti e speranze di una generazione vanno perdendosi in un buco nero.

Domani ricomincia il tran tran quotidiano e ci sarà parecchio da riflettere, o meglio, starsi zitti, turasi il naso ed andare avanti, sperando che il puzzo di marcio finisca preso.

Piccola nota personale: chissà a quanto ammonta il costo della partecipazione delle pubbliche amministrazioni a queste fiere. Sicuramente fra personale, allestimenti e quota si superano i 300.000 euro. Per fare che ? Per ottenere che ? Nulla !


Giuseppe Chillemi

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