Ancora su giovani e lavoro

Ieri vedevo un'interessantissima trasmissione di Fabio Volo: "Italo - Americano (Homeless Edition)" in cui visitava il gigante Google.
C'era da rimanere sbalorditi dalla quantità di gente giovane che ci stava. Un 22 enne a capo dell'ufficio stampa, tanti ingegneri appena usciti dall'università... ma l'osservazione che mi ha colpito di più è stata "qui non ti chiedono età, sesso e religione. Vogliono sapere solo a che punto ti trovi nella tua vita e che progetti hai in mente" e poi "ti coccolano in ogni modo perchè una persona che vale è una risorsa che se va via è un danno per le aziende" e aggiungiamo "qui il lavoro è a volontà reciproca, quando l'uno o l'altro vuole mollare tanti saluti e via senza troppe storie".
Poi c'era la scena degli ingegneri a giocare a pallavolo perchè non impora l'orario ma importa che tu finisca bene il progetto ed in tempo...
Roba da fare strabuzzare gli occhi per uno abituato alle ferre regole che ingessano il mondo del lavoro italiano e che distruggono lo spirito di ogni giovane, specialmente quello creativo.
Ho come l'impressione che qui se la gente non ti vede mangiare merda fino ed oltre quando l'hanno mangiata loro non si è contenti e non si cede un briciolo di potere al giovane che, come diceva Fabiol Volo approposito del responsabile stampa 22 enne: "a quell'età al massimo ti fanno portare il caffe' e se hai qualche buona idea se la prende chi sta sopra di te, compreso i merito"

Giuseppe Chillemi
www.chillemi.eu

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