A casa, ricordi del matrimonio e di viaggi in generale

Mi trovo finalmente a casa dove la routine mi aspetta ed io devo lottare per sconfiggerla.
Ci sono state tante cose belle in questo viaggio, anche i fallimenti e le parole dure usate da alcuni zii nei miei confronti che non sanno ma che vorrebbero che certe cose vadano meglio.

Questi che vi presento in foto sono gli sposi: mio cugino Marco e Magda, la moglie polacca. Lui sta per trasferirsi negli USA.



E' una mago per i computer ed uno splendido tecnico che riesce a smontare un macchinario ed un motore e ricostruirlo senza problemi. Lavora per un'azienda che produce macchine la produzioni di tubetti di dentifricio e chi iù ne ha più ne metta.
Vivere in un paese che ti da delle opportunità significa questo: potere metter in pratica il proprio talento.

Della Polonia non ho molti ricordi in quanto ci siamo stati lo stretto necessario e solo una sera abbiam usufruito del centro città per andare in discoteca. Qui musica assordante e donne molto belle. Qualcuna ci ha dato pure a parlare; in inglese ovviamente. "Are you from Italy ?" ed il oro sorriso si accendeva. Peccato per il poco tempo e non avere approfondito.
I tassisti, come ovunque, sono dei truffatori. A mio zio hanno chiesto 10 euro per portarli in centro. A noi ragazzi, 30 euro per lo stesso percorso ! I taxi erano "d'epoca".



Al matrimonio ci stavano tante persone e con loro si è parlato in ogni modo: tedesco, Inglese (lingua universale) ma in special modo si sono usati gesti, espressioni e sentimenti... la comunicazione che realmente unisce tutti e viene dal profondo.

Al ricevimento ho conosciuto una tipa, tale Monika, che in primo acchitto mi ha dato conto ma il giorno dopo mi ha mollato per un tedesco. Sono rimasto allibito dalla rapidità del cambiamento ma come dissi ad una persone a cui e' accaduta la stessa cosa (in un lasso maggiore e con un rapporto più profondo) è nella libertà delle donne cambiare idea, come nella nostra.
Vi lascio una foto di questa bellezza polacca sognata per un attimo.



Alla fine ho preso l'ultimo aereo. E' stato un viaggio TUIFly con delle hostess molto disponibili ed un servizio impeccabile sebbene ci fossero almeno 150 persone a bordo. Riuscivano a fronteggiare i passeggeri più problematici con l'esperienza di chi ha avuto a che fare con molti ed è stato ben formato. Uno sguardo fra le hostess e capivano al volo cosa fare e cosa stava accadendo a ciascuna.




Qui, sempre con la gestualità, ho chiesto ad un tizio di farmi una foto mentre guardavo fuori.



Fuori si poteva ammirare un'isola (Dovrebbe essere la Corsica)



Oppure un bellissimo tramonto riflesso su di un ala.


Ah, che bello viaggiare. Dovrei farlo più spesso. Cambia gli equilibri mentali, offre nuovi punti di vista e ti riempie di esperienze.
Fosse per me lascerei tutti e farei il tecnico informatico viaggiatore e mi godrei il mondo.

Giuseppe Chillemi

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