Accade in Germania

Il viaggio in Germania procede bene, sto continuando a vedere parenti e stare a casa con loro. Del resto non c'e' nulla da fare.
Stasera verrà a trovarmi un amico conosciuto su internet. Fa il programmatore REBOL ed io sono pure un appassionato di questo linguaggio. E' bello avere amici ed idee... soprattutto "luminose"



Iniziamo con il reportage fotografico.



Sono stato a KarlsRuhe, che significa "La stada di Karl" ed e' la prima città vicino al paese in cui mi trovo. C'e' un castello che vorrei andare a vedere. La particolarità di questa città e' che da dovunque guardi si vede sempre tale castello perche' le vie sono costruite a raggiera intorno ad esso.
Dietro vedete i binari del TRAM. E' il mezzo pubblico per eccellenza da queste parti.


Come vi dicevo, il tram è il mezzo pubblico per eccellenza. Il ditributore automatico di biglietti funziona anche in italiano ed è facilissimo da usare. Ci sono le insegne che indicano in quanto tempo arriverà il successivo, cosa mai vista in Italia del SUD.
Bisogna stare attenti perchè qui non esiste il concorso di colpa ed il tram ha sempre ragione. Se ti mette sotto sono fatti tuoi ed il conducente non si ferma.


A KarsRuhe ho conosciuto una tipa. Bella ma silenziosa... volevo parlarle ma lei non rispondeva.


In foto una casa reale ristrutturata. Non chiedetemi di chi.. era bella e l'ho fotografata.


Mia zia mi ha portato la Reno. Il fiume è immenso e navigabile. Quella che vedete dietro e' la piattaforma che porta le macchine da una sponda all'altra. Dopo 1/2 ore mi era venuta già la paranoia a pensare a questo che in tutta la vita non fa altro che questo.
Tanto di cappello per la capacità con cui fa la manovra controcorrente... veramente difficile. Infatto questo battello ha ben 5 eliche: una a posteriori e 4 ai lati.


Quello inquadrato sullo sfondo è un immenso battello che trasporta container sul fiume. Ha impiegato piu' di 15 minuti per fare una curva... veramente impressionante.


E questo sono io bellin bellino che mi rilasso a vedere scorrere l'acqua del Reno e chiaccherare con mia zia.


Quella che vedete è, o almeno ERA, la bicicletta che mi ha portato in questi giorni. Dico ERA perchè stamane nel tentativo di andare in azienda dall'altro zio ho spaccato il cambio che non ha retto alla pressione che ho messo ad un incrocio. E' una Mercedes-Benz costosa con trazione a cinghia ed una specie di variatore manuale al posto del tradizionale cambio. Immaginate come son rientrato: ero a piedi e con la coda fra le gambe perchè zio Alfio ci teneva a questa bici.

Infine vi lascio con uno spettacolo insolito: un pallone aerostatico (speriamo si scriva cosi') fotografato tirando fuori la testa dalla macchina a 100KM l'ora... loro si che si godevano la pace ed il silenzio.

A presto con altre foto.

Giuseppe Chillemi

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