In povertà

Non sono certamente momenti dove posso spendere a più non posso e la crisi per me è iniziata già un paio di anni fà perchè per il tipo di lavoro di consulenza che faccio qui ci stanno pochi clienti.
Non sono neanche ultra povero da non potere mangiare ogni giorno (e si vede :-) ma per lungo tempo ho sofferto la mancanza di denaro. Poi...
... poi è arrivato un momento di svolta nella mia vita dove l'anima si è distaccata dai beni materiali terreni ed ha scoperto quelli più intangibili.

Mi riferisco agli amici ed ai cugini che ti chiamano; ai vecchi compagni i scuola; alle giocate a carte; alle passeggiate senza comprare niente dove osservi la gente e questo mondo; a mia sorella ed i miei genitori... Tutte cose che non si comprano perchè nascono da dentro ad un livello dove il denaro non c'entra. Elementi che arricchiscono lo spirito e lo rendono al contempo più forte perchè un amico, tua sorella, tua madre, tuo padre, nessuna crisi protrà toglierteli; saranno sempre li per te a ridere e scherzare, a consolarti e starti vicino, a rimproverati o scusari, a piangere o essere felici finchè morte non vi separi. Anche una lite, per quanto dividere, li farà restare sempre nella tua mente con un qualche sentimento.

E che dire della sensibilità verso chi come te stenta a raggiungere la fine del mese ? A sentirti unito a loro ed alle difficoltà che incontrano ? A guardare questi come simili e non con la puzza al naso di chi si sente superiore con cui li ho visti guardare da molta gente ?

Che bella la povertà ! Credo che questi anni di mancanza di denaro più che guastare mi abbiano fatto trovare la verà ricchezza.

Giuseppe Chillemi
www.chillemi.eu

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