Ascoltare i giovani, esperienza personale

Ho fatto tanti lavori nella mia vita. Tutti fallimentari economicamente per me ma di successo per chi mi ha assunto.

Cosa accadeva ? Portavo idee, nuovi concetti e venivano applicati con interesse ma tutti facevano il gioco del padrone che ti paga poco e fa finta di non ascoltarti.

Una società in particolare mi ha molto seguito, era di un imprenditore furbo ma aperto alle nuove idee, ha creduto molto in quello che ho detto ed ora naviga l'onda sulla cresta e su quell'idea fa buoni fatturati annui.

Solo un'azienda non mi ha ascoltato, azienda dove mi accingo a rientrare dopo un furibondo periodo di liti durato 8 anni.
Cosa è accaduto ? E' accaduto che io avevo le classiche idee innovative e presuntuose dei giovani e l'azienda aveva la mentalità del padre padrone che non vuole offuscata la propria immagine.
Avevo 8 anni meno, una eternità. Ero impulsivo ed incapace di accettare quei no che sembravano come un'offesa alla mia persona e me ne sono andato.

Questo lungo periodo mi è servito per immedesimarmi nella posizione degli altri e capire i limiti loro e miei. Specialmente il settore informatico mi ha dato una grande lezione: se il cliente non è pronto allora non portare avanti soluzioni che lo potrebbero ingolfare e fare fallire.
Cio' mi ha imposto a rivedere molte mie posizioni ed ho avuto la certezza di alcuni fatti. In primis che qui da noi manca uno studio serio delle dinamiche aziendali che portano il non dialogo e la chiusura della comunicazione; e questo anche a livello personale. C'e' poi una notevole diffidenza verso i giovani e la cultura dell'innovazione, diffidenza che solo una campagna mediatico culturale puo' portare a cambiare. Nemmeno il ricambio generazionale ci riesce perchè i genitori inculcano ai figli lo stile precedente. Cosi', intere idee che potrebbero smuovere l'economia crepano e vengono seppellite.

Dove ho trovato invece il cambiamento ? Nelle grandi multinazionali che provengono dalla cultura anglosassone e americana. Qui giovani leader capeggiano interi settori e portano quel rinnovamento necessario perchè giovinezza vuol dire parlare il linguaggio attuale, cavalcare i simboli ed i valori correnti e quindi sapere inturire cosa vogliono gli altri.

Non so quanto tempo passerà ma spero che finalmente l'Italia cambi, prima o poi. Qui gli 80 enni sono ancora al governo di tutto e vivono in un mondo che non esiste più, non capiscono e pensano attuale quello che lo era nel proprio tempo.
Se non muteremo, un intero sistema paese fallirà.
Mutare non significa buttare all'aria tutto il vecchio, ma prendere sia il nuovo che quello che già esiste e rivisitarlo in una chiave dove possa divenire attuale vivo e vendibile.
Vedi i vecchi borghi e le tradizioni che riprendono vita, vedi la cultura grstronomica, vedi il turismo.
Ci sono grandi opportunità da cogliere.

A dimenticavo ! Cosa è accaduto dopo 8 anni in quella società che ci ha portato a riunirci ? E' accaduto che, sebbene sia molto cresciuta, ha raggiunto il limite di vita dei prodotti e non essendoci stata l'innovazione che avevo chiesto 8 anni prima a gran voce e con parecchie liti, oggi si ritrova stagnante e sebbene i prodotti siano ottimi, riesce a coprire solo parte dei nuovi bisogni del mercato. Serve quella mentalità che allora era quasi una bestemmia.

Non la considero ne' una vittoria ne' un fallimento ma solo na presa di coscienza di entrambi, dei limiti che avevamo allora nella nostra comuniazione e nei nostri valori.

Le prospettive sono ritornate positive e quindi si puo' ricominciare a collaborare.

Questa mia esperienza spero venga ripetuta ed acquisita ovunque perchè è la base per tutto. Dialogo, confronto, tentare e fallire, tentare e riuscire ed infine trasformarsi.

Stringo chiunque mi legga.

Alla prossima !

Giuseppe Chillemi
www.chillemi.eu

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