Psicodramma

Oggi ho avuto una esperienza interessante: una mia amica mi ha chiamato ieri per andare ad un incontro di Psicodramma, se non sapete cosa è ve lo spiego. Si tratta di una cura molto teatralizzata dove le persone interagiscono fra loro. C'e' un conduttore che ti avvia alla seduta di gruppo dove cominci con il familiarizzare con gli altri tenendoti per mano, presentandoti. Poi iniziano a formarsi gruppetti dove ti viene chiesto di esprimere un'emozione che hai al momento ed in cui si inseriscono terzi che hanno il ruolo di ascoltare e riportare (fare la spia) negli altri gruppi. Il riscaldamento continua con girotondi che si interropono e la gente deve guardarsi sino a trovare un compagno con lo sguardo e dirgli qualcosa di te per poi salutarsi senza parole ma a soli gesti ed infine cercare un'altra persona con cui ricominciare il processo. Poi ci è stato chiesto di metterci in cerchio e ricordare un saluto particolare della nostra vita ed esprimerlo. Alla fine del riscaldamento è stato messo un cuscino al centro di un tappeto e chi voleva essere protagonista della fase successiva doveva avvicinarsi e mettersi al centro; chi non voleva farlo doveva porsi ad una distanza dal cuscino inversamente proporzionale alla sua voglia di esprimersi. Un uomo è andato volontario ed è stata rappresentata una scena di saluto a cui aveva pensato durante il riscaldamento: l'addio alla madre avvenuta dopo diversi anni dalla sua morte. Sulla scena 3 persone (fra cui io) messe in posizione dal volontario che doveva porci come se fossimo parte della sua mente. Poi una figura che rappresentava la madre ed una che era il suo alter ego. Durante la rappresentazione, guidati dal conduttore, parlavano la madre e l'alter ego per bocca sua e lui a volte si sostituiva alla madre dicendo cosa voleva che la madre avesse espresso o all'alter ego per dire cio' che lui avrebbe voluto esprimere e non ha detto. Non vi dico i pianti del soggetto ed i pianti di altre persone presenti nella scena. E' stato un'esperienza particolare ed è una terapia speciale per tanti motivi: ti trovi faccia a faccia con le persone; rievochi situazioni del passato e le rivivi sbloccandoti; rappresenti e sfoghi cio' che avresti voluti esprimere e ti immedesimi nella persona con cui in quella scena hai avuto problemi. Chi vede apprende e rivive situazioni proprie; si sente il contatto fisico con gli altri ( tanto raro in questa società), si è sempre vicini al di sotto della soglia dei 50 CM e comunque. Per chi ha difficoltà relazionali, per chi è emotivamente bloccato è una scuola unica.

Giuseppe Chillemi

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