Notte di terrore in casa Chillemi

Ci sono grandi e piccoli terremoti. Quello dell'Emilia Romagna e quello che accade per cause di "forza maggiore"...

Ore 23:30. Il figlio rimasto a casa a 40 anni della famiglia Chillemi ha un "leggero" sovrappeso.

Sin da quando era piccolo ha avuto un problema: la tenuta delle sedie in cui metteva il suo largo e pachidermico sedere.

Da allora ha imparato a guardare bene i posti dove si poggia: se la sedia è in plastica allora ne sovrappone due; se la sedia è una di quelle strane ad S allora Prega; se è di legno antico dice "no", per favore cambiatela....

Nella sua stanzetta ha una sua postazione con un PC, due monitor ed una stupenda poltrona retata reclinabile in pelle ormai da 5 anni. La usa praticamente sempre, è la sua compagna di vita.

Ora, accade che alle 23:30 tutti si addormentino per il riposo meritato tranne lui. Giuseppe Chillemi è davanti al PC a girovagare qui e la.

Tutto ad un tratto la notte si scuote: si sentono rumori di urti violenti, lamiere accartocciate, ferri che cozzano contro pareti e poi un gigantesco boato che fa tremare la casa.

I genitori del "pargolo" si vegliano e la mamma terrorizzata inizia a gridare "il terremoto, il terremoto".Il padre si siede sul letto e trema convulsamente e non ha nemmeno la forza di parlare.

Dalla stanzetta del "bambino" di quasi 200KG si sente una vocina "non vi preoccupate, sto bene, si è solo spaccata la poltrona".

Mamma zoppicante arriva col suo bastone. Papa' è ancora impietrito. Ci vogliono 5 minuti prima che si muova.

Il "piccolo" rimane in posizione dove è finito e chiede al padre di fare una foto che mette a disposizione della comunità affinchè si faccia quattro grasse risate.


Perdonate il dito del "paparino" ma non capiva niente quando è arrivato.

Sullo sfondo il menu' Login di Windows 7. Il computer si è riavviato dopo la forte botta.

La scheda wireless non ha funzionato più per 20 minuti.

Sotto il tavolo potete notare la "base" della sedia staccatasi dal corpo.

Il "bambino" inquadrato sono io. Esattamente come mi hanno trovato i miei dopo il terribile spavento.

E dire che quando ero "piccolo" mi dicevano "se caschi è il terremoto"... è accaduto quasi davvero.

Buona notte a tutti.


Giuseppe Chillemi
http://www.giuseppechillemi.it

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