Pensieri di inizio anno


Sono appena ritornato dalla classica cena con gli zii. E' ormai una tradizione che si consuma ogni anno.
Quindici anni prima ero solito salutare tutti, prendere la macchina ed iniziare a girare con gli amici sino a fare l'alba. Le mete erano: l'Etna, Taormina, Castelmola...

La gente di allora non c'e' più, hanno preso tutti diverse strade. Ricordo Salvo Santonocito, Anna Boncoraglio e Sorella, Emanuele Bruno, Andrea Lanza, Emanuele Laneri, Simona Ruggieri, quelli del gruppo della BBS.
Eravamo i classici giovani senza ancora arte ne parte. Si viveva per stare assieme e pensare ad un futuro che non sapevamo ancora quale fosse.

Spero che tutti loro stiano bene. Non gli auguro di aver raggiunto i loro sogni, auspico che ciascuno abbia cacciato o imparato a controllare i demoni che tutti noi abbiamo; ed inoltre che dentro l'anima sia sorta la coscienza del "qualcosa di più importante".

Ricordo quando mi disperavo per non essere, non avere fatto, non aver raggiunto. Soldi, denaro, successo, obbiettivi...
Stasera mi guardavo intorno e dicevo: ci sono mia madre, mio padre e mia sorella, i parenti; la tavola è imbandita; un tetto sotto cui dormire lo abbiamo. Cosa vuoi di più di questo ? Certo, manca una famiglia mia ma è giù tanto avere questo.
Negli anni ho imparato che le meraviglie del mondo le abbiamo già e che bramare in continuazione di più, ed ancora, ed ancora, non serve a niente. Occorre solo cambiare la testa con cui viviamo e valutiamo la quotidianità che ci circonda.

Di auspici per il 2013 ne ho solo uno: quello di imboccare una strada ed imparare a non tornare indietro. Ciò che poi verrà, allora sarà.

Auguri a tutti.

Giuseppe Chillemi


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