La mia spazzatura, la loro ricchezza.

Come vi ho scritto, c'e' tanta gente che gira davanti le vie del negozio dove mi trovo.
Ci sono i mendicanti; i marocchini; le prostitute che ti fanno cenno di fermarsi; i senza casa; i rumeni che cercano lavoro; le casalinghe mattiniere e le donne nottambule ancora vestite da sera che rientrano dopo una notte brava; ed infine ci sono i figli di nessuno: stranieri raminghi che si conoscono l'uno con l'altro e vagano a destra ed a manca in cerca di una vita.

Ieri si è rotta la sdraio in plastica dove stavo seduto: si è lineata una gamba ed era pericoloso starvi sopra. Allora l'ho chiusa e messa accanto al cassonetto della spazzatura. Arrivato a casa ne ho presa un'altra e messa davanti la porta per non dimenticarmela.
Stamattina sono partito presto ed alle 07:10 ero già davanti al negozio. Qui vedo una folla di gente in "riunione", tutti stranieri che stavano intorno a qualcuno. Era uno di loro, seduto come un RE sopra la mia sdraio che chiaccherava con gli altri. L'avevano presa da accanto la spazzatura ed usata come se fosse la cosa più bella del mondo.

Io nel mentre, vedendo loro, mi sono accorto che la sdraio l'avevo dimenticata ed oggi mi sarebbe toccato rimanere seduto su di una seggiola ed a pranzo non riposero' :-)

Giuseppe Chillemi

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