Primi passi su iPAD3

Oggi è stato un giorno campale per il mio portafoglio debiti. L'ho aumentato di 1.500 Euro per investire nella tecnologia Apple.
Ho preso un iPhone 4s ed un iPad3. Sono gli ultimi ritrovati della tecnologia che si è evoluta dai primi telefoni ed i timidi tentativi di Microsoft nel mondo tablet sino ad arrivare a queste meraviglie.
Mi servono per lavoro. Sono assieme ad una persona in gamba che sviluppa si questi dispositivi ed abbiamo grandi aspettative.


Sono abbastanza scafato nel mondo informatico e solitamente i computer non hanno segreti. Cosi' ho aperto le scatole che contenevano i nuovi arrivi, li ho messi sotto carica ed ho iniziato a configurarli.


(Piccola nota stonata: entrambi vogliono MicroSim ed io ho ancora una gigantesca 64k. Quindi prima di utilizzare il telefono dovro' cambiare la mia scheda con una nuova. Una piccola rottura ma dovro' affrontarla.)
 Ho fatto le prime impostazioni dei dispositivi quali lingua, nazione e proprietario.  Poi è stato il turno del wireless e dell'account iTunes. Tutto a prova di neofiti. Semplici e diretti.
L'App store mi ha dato immediatamente accesso a diverse applicazioni gratuite che ho subito installato: quella per Facebook, un lettore di PDF, un programma per la dieta, uno per le note ed un aggregatore.
Per fare contento mio padre ho subito caricato un Tex (il fumetto) formato PDF e l'esperienza di visione è stata splendida. I fumetti ed i libri elettronici sono una delle applicazioni per cui usero' maggiormente iPAD 3. La visibilità è ottima anche grazie al diplay Retina ad elevatissima risoluzione.

Dei sensori di rotazione, del GPS, del contatto multitocco sapete già tutto. Non vi scrivero' niente altro tranne che per iPAD 3 sento la mancanza di una porta per dispositivi USB. Lo hanno scritto in molti ma la mania di steeve jobs per il controllo ha fatto chiudere la apple in un angolino riguardo questo tema. Il mondo concorrente di Android ed in futuro di Microsoft sono più aperti.

Quello che colpisce una persona di idee come me è la prospettiva di utilizzo futura. Sono già disponibili libri, musica, video e riviste (oltre a programmi che consentono la collaborazione degli utenti). E' solo l'embrione. Un giorno vedremo le nostre cartelle cliniche su iPAD e soci, pagheremo col telefonino; interagiremo con i medici e riceveremo le ricette elettronicamente; studieremo solo su tavolette; faremo la spesa e vedremo i risultati scolastici dei nostri figli sempre li.

Sono solo alcune delle prospettive che una tecnologia come questa apre, unita ad internet: l'interconnessione globale. E' il nuovo millennio.

Io, come i miei compagni dell'epoca, ho studiato sui libri cartacei. Non davano l'interattività che il mondo moderno offre. Il mio primo pensiero è per le generazioni future. Spero che i costi di accesso ai nuovi dispositivi cali rapidamente e le famiglie se ne possano munire. Scenderebbe tantissimo il digital divide in favore della cultura. Sarebbe anche bello che calassero i costi. Non più libri dai 40 ai 100 euro ma tomi sotto i 10 fruibili a tutti gli alunni e studenti.
A questo devono pensare pero' i governi. Il problema dei "cartelli" è di attualità e sono loro che debbono monitorare affinchè cio' non accada. Quanto rimane di costo tolta la la stampa e la distribuzione ? Niente ! Se moltiplichi 1 euro per 1.000.000 di fruitori hai un milione di euro ed il libro è ben che pagato, cosi' come la casa, la villa, i viaggi e le spese per la vita restante.

L'avidità, purtroppo, è il motore del mondo. Credo ci saranno grandissimi problemi per i nuovi utenti digitali in tema di controllo dei costi, interoperabilità e fruibilità. Saranno tutti arroccati in castelli da cui per entrare ed uscire dovrai pagare. Un mondo dove i dispositivi non dialogheranno fra loro per scucirti più denaro.

Lascio perdere l'argomento della privacy.

Cosa dire in chiusura di questo flusso di pensieri ?



Beh, grazie Steve Jobs ! Sognatore e precursore dei tempi. Hai fatto realmente la rivoluzione. Ora che non ci sei più tocca a noi proseguire il cammino da te tracciato. Ma ti dico anche un sonoro "vai a cagare tu ed il tuo mondo chiuso". Ha ragione Stallman quando si dice felice che tu non influenzerai più la società con la tua visione.

Si, amore ed odio. Come tutte le cose della vita.

Chi vivrà vedrà.

Giuseppe Chillemi
http://www.giuseppechillemi.it









Commenti

Nirvana ha detto…
Onestamente avrei optato per tecnologia Android (sia mobile che tablet)...ma anche li un mondo CHIUSO inscatolato in un contenitore MOLTO grande da sembrare libero...ma sempre meglio di un carcere pitturato di rosa ed azzurro!

Un abbraccio.
Nirvana

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