Accesa una candela per il mondo
Stanotte si respira un'atmosfera surreale nella mia stanza.
Sono al buio, alla mia destra un cappello da cow-boy, di fronte a me la luce dei monitor ed accanto alla tastiera una candela accesa.
Avevo voglia di spiritualità e la luce tenue di questa fiammella accompagne queste ore della mia vita in cui penso allo schifo che il genere umano ha portato in questo mondo.
Sono passati miliardi di anni e madre natura ha forgiato e plasmato la terra per renderla un posto dove possiamo esistere e trascorrere i nostri anni cibandoci, vestendoci, chiaccerando, viaggiando.
Eppure sembra che un male, insito dentro di noi, ci porti a non considerare quanto fragile sia l'ecosistema che ci sorregge.
Qualche ora fa sentivo il portavoce scientifico del WWF che diceva: "stiamo consumando ogni anno quanto il mondo produce in un anno e mezzo. C'e' un deficit di oltre il 50% perchè la stima è per difetto".
Io ci credo, lo vedo ogni giorno nella spazzatura che produciamo; lo vedo quando osservo alla TV le montagne di rifiuti di Napoli; nelle immagini delle foreste tagliate. Che ci stiamo letteralmente "mangiando" il mondo lo osserviamo quotidianamente nella nebbie di smog delle grandi metropoli; nel racconto di quell'isola di rifiuti che c'e' in qualche parte dell'atlantico; nei ghiacci che si sciolgono; nei terreni contaminati; nelle specie che si estinguono dopo milioni di anni di evoluzione.
Ma che "fame" ha l'uomo ? Sembra che sia insaziabile e fatta di ricchezza, di potere, di dominio. Era il paradiso terrestre e fra poco sarà l'inferno. A nostra immagine e somiglianza significa questo ?
La prima, la seconda, la terza casa; gli abiti sempre nuovi; le macchine potenti; le calzature ultima moda; gli accessori di grido; le inutilità a riempire la vita; cibi che vengono da lontano grazie a tonnellate di combustibile; nuovi mobili per rendere "elegante" il nostro inferno quotidiano. E via al consumo più sfrenato, al desiderio dell'apparire piuttosto che essere; mostrare per scalare la scala sociale.
In un centinaio di anni abbiamo fatto alla nostra beneamata terra più danni di decine di bombe atomiche.
Cosi' guardo la mia candela accesa e prego:
Sono pessimista. Lo ammetto. Negli sguardi delle persone vedo solo cattiveria, amor proprio, ignoranza.
Credo proprio che nel paradiso promesso dopo la morte non ci andrà nessuno. Non abbiamo imparato niente e la nostra anima è governata da diavoli.
Giuseppe Chillemi
Sono al buio, alla mia destra un cappello da cow-boy, di fronte a me la luce dei monitor ed accanto alla tastiera una candela accesa.
Avevo voglia di spiritualità e la luce tenue di questa fiammella accompagne queste ore della mia vita in cui penso allo schifo che il genere umano ha portato in questo mondo.
Sono passati miliardi di anni e madre natura ha forgiato e plasmato la terra per renderla un posto dove possiamo esistere e trascorrere i nostri anni cibandoci, vestendoci, chiaccerando, viaggiando.
Eppure sembra che un male, insito dentro di noi, ci porti a non considerare quanto fragile sia l'ecosistema che ci sorregge.
Qualche ora fa sentivo il portavoce scientifico del WWF che diceva: "stiamo consumando ogni anno quanto il mondo produce in un anno e mezzo. C'e' un deficit di oltre il 50% perchè la stima è per difetto".
Io ci credo, lo vedo ogni giorno nella spazzatura che produciamo; lo vedo quando osservo alla TV le montagne di rifiuti di Napoli; nelle immagini delle foreste tagliate. Che ci stiamo letteralmente "mangiando" il mondo lo osserviamo quotidianamente nella nebbie di smog delle grandi metropoli; nel racconto di quell'isola di rifiuti che c'e' in qualche parte dell'atlantico; nei ghiacci che si sciolgono; nei terreni contaminati; nelle specie che si estinguono dopo milioni di anni di evoluzione.
Ma che "fame" ha l'uomo ? Sembra che sia insaziabile e fatta di ricchezza, di potere, di dominio. Era il paradiso terrestre e fra poco sarà l'inferno. A nostra immagine e somiglianza significa questo ?
La prima, la seconda, la terza casa; gli abiti sempre nuovi; le macchine potenti; le calzature ultima moda; gli accessori di grido; le inutilità a riempire la vita; cibi che vengono da lontano grazie a tonnellate di combustibile; nuovi mobili per rendere "elegante" il nostro inferno quotidiano. E via al consumo più sfrenato, al desiderio dell'apparire piuttosto che essere; mostrare per scalare la scala sociale.
In un centinaio di anni abbiamo fatto alla nostra beneamata terra più danni di decine di bombe atomiche.
Cosi' guardo la mia candela accesa e prego:
- Che l'essere umano rinsavisca senza bisogno di una catastrofe
- Che i consumi diminuiscano e si orientino all'ecosostenibilità
- Che i nostri scarti possano essere riutilizzati ed usati in un ciclo continuo
- Che il trasporto pubblico possa soppiantare l'egoistico trasporto privato
- Che terra, cielo e mare possano essere rispettati e non avvelenati.
- Che la ricchezza sia di tutti e non di pochi
- Che le genti capiscano che nella vita basta solo un TOT e non di più
- Che la generosità inizi a far parte dei cuori di ciascuno
Sono pessimista. Lo ammetto. Negli sguardi delle persone vedo solo cattiveria, amor proprio, ignoranza.
Credo proprio che nel paradiso promesso dopo la morte non ci andrà nessuno. Non abbiamo imparato niente e la nostra anima è governata da diavoli.
Giuseppe Chillemi
Commenti