Diario di due fiere ed un viaggio

Sono ritornato da un viaggio di due settimane. Ho visitato due fiere, ciascuna per ognuna delle aziende con cui collaboro.
E' stato duro e faticoso. I miei piedi sono con le piaghe ed ho una bella tendinite alla gamba sinistra. Fortunatamente ora si è attenuata.
Ricordo ancora quando ero piccolo e visitavo con meraviglia questi eventi: vedevo robot, grandi macchinari per la produzione pasta, confezionatrici, pesatrici multiteste; oppure abiti, oggetti, scarpe di ogni foggia e misura.
Adesso sono smaliziato e so cosa accade da ambo le parti. Sia quando sei un espositore ed affronti la fatica e le spese di giorni di fiera, sia quando sei un visitatore e cerci e vaghi per gli stand di enormi padiglioni.

I bigliettini da visita sono la base per ogni buon rapporto. Arrivi, ti presenti, scambi bigliettini da visita e se devi acquistare inizi la discussione, se devi vendere cerchi di essere breve ed efficace perchè la gente non ha tempo da perdere con te (anche se quello che gli proponi è interessante).

Essere sempre riposati è la regola per non rimetterci la vita. Non fare ore piccole, andare in ristoranti vicini al luogo in cui si dorme, avere un bagaglio leggero e viaggiare con comodità sono le altre per diminuire al massimo lo stress.




Ho viaggiato in aereo ed in treno. Per la prima volta ho preso un Freccia Rossa. Che differenza con il classico interegionale. In poco più di un'ora raggiungi la tua destinazione contro le 2 e passa del secondo. Anche la gente è diversa. Il freccia rossa ospita viaggiatori danarosi che possono spendere il triplo di una persona qualunque. Vedevi il loro tenore di vita dagli abiti e dagli accessori: tutti vestiti elegantemente e 4 su 8 possedevano un IPAD per passare il tempo.
Sull'interregionale c'e' gente di tutte le razze e le fasce sociali. E' come la terza classe di una nave dove in fondo ci sta la vita della gente che non riesce ad arrivare a fine mese, per cui 11,50 ero sono il massimo da spendere per un viaggio di 200KM (anzicchè i 32 del Freccia Rossa). I loro telefonini non sono l'ultimo modello, i loro abiti sono quelli di chi suda fisicamente per lavorare. Spesso li vedi addormentati ed abbracciati ai loro bagagli perchè hanno paura che se li rubino.

Da persona che ha navigato tutte le fasce sociali mi piace vedere in loro i colori del mondo. La realtà che lustrini ed accessori di lusso non ti mostrano. Non che la persona ricca sia un colpevole di qualcosa. La classe media e quella bassa rappresentano l'enciclopedia del mondo in tutte le sue sfaccettature.

Dovevo vedere un'amica che non incontravo da 8 anni. Putroppo non è stato possibile ed abbiamo rimandato ad una nuova data. Ho invece incontrato ZAC, la "sorellina acquisita" tanto tempo fa che si è fatta uno sbattone di viaggio per venirmi ad vedere. L'ho trovata bene. Anche lei cerca di creare la sua vita.

Torino è stata una delle mie mete. Qui c'e' la mia sorella vera che ci vive con il suo fidanzato. Mi ha ospitato per 4 giorni coccolandomi come meglio poteva. Io la ringrazio. Il suo affetto è essenziale.

A Torino c'e' anche il mio futuro socio nella nuova avventura che stiamo intraprendendo. Non sto qui a scrivere cosa. E' tutto in embrione. Dico solo che è un ragazzo in gamba, programmatore valente, che ha bisogno di un buon commerciale per esplodere. Io sono certo che insieme faremo grandi cose. Riusciremo a portare l'attività ad un livello dove potere campare degnamente.

Adesso sono a casa. E le impressioni dell'essere ritornato sono strane: mi sento impoverito, come se qui stessi stretto. La vita mi chiede ancora avventure, viaggi, impegni. Io tentero' di accontentarla in ogni modo.

Giuseppe Chillemi



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